
L’ isola di San Nicola è formata da un altopiano che si affaccia sul mare fino a 75 metri, con precipizi e scarpate modellati dal vento ed è il capoluogo amministrativo dell’ arcipelago delle Tremiti.
La storia dell’isola di San Nicola è un affascinante intreccio di miti e leggende, popoli e dominazioni: fu roccaforte e isola di monaci, potente abbazia, luogo di devastazione e saccheggi, poi colonia penale e terra di confino.
Occupata in gran parte da terreni disabitati, accoglie nella parte alta il capoluogo amministrativo ( ab. 450 circa).
Il borgo di San Nicola e le strutture difensive
Si sbarca sulla punta sud-est dell’isola alla marina. La salita a piedi consente di apprezzare gli scorci panoramici sul mare e le altre isole. Oltre la porta d’ingresso, una ripida strada attraversa una seconda apertura e passa sotto la torre dei Cavalieri del Crocifisso. Continuando, il passaggio entra in una galleria chiusa da volte con la piccola cappella di S. Maria delle Grazie. Un’altra rampa porta sotto la torre del Pennello munita di scivoli e merli. Superato il bastione del Cannone, si imbocca via Diomede dove si sviluppa l’abitato. In piazza del Castello domina il torrione angioino di forma circolare.
Abbazia S. Maria a Mare a San Nicola
Eretta nell’ XI secolo l’abbazia fortificata domina dall’alto l’isola di San Nicola. Sul lato del torrione angioino una porta dà accesso alla chiesa. All’interno della chiesa, il pavimento conserva diverse tracce del mosaico a tondi policromi eseguito dai Benedettini, il soffitto ligneo, evidenzia decorazioni barocche. Sull’altare maggiore un maestoso polittico ligneo del XV secolo a sinistra la Croce tremitese un prezioso esempio di arte greco-bizantina. L’abside accoglie la statua lignea di S. Maria a Mare, che viene festeggiata il 15 agosto con una processione che raggiunge San Domino. Fuori dalla chiesa troviamo il primo chiostro (il più antico) con un pozzo settecentesco; nel secondo (chiostro Nuovo), si affaccia il dormitorio dei canonici lateranensi. Dalla balconata sul mare lo sguardo spazia sull’isola di San Domino e Capraia. L’ultimo baluardo dell’abbazia è il torrione dei Cavalieri di S. Nicolò, di fronte alla piana disabitata.
La Tagliata e l’area archeologica di San Nicola
Il torrione immette sulla strada a gradoni verso la Tagliata, nel Pianoro oltre la vasca di S. Nicola per la raccolta delle acque troviamo l’area archeologica che custodisce le fondamenta di una villa romana di età imperiale, tracce di una capanna dell’età del Ferro, la tomba di Giulia, nipote di Augusto e alcune sepolture come quella a tholos tradizionalmente ritenuta la tomba di Diomede.
Il panorama da qui, nelle giornate particolarmente terse raggiunge l’isola di Pianosa.
Periplo dell’isola in barca
La costa di San Nicola è caratterizzata da altissime falesie erose dal vento e dalle onde, sulla costa meridionale si ammirano la grotta Testa di Morto e quella del Ferraio, doppiata la punta del Cimitero, lungo la costa settentrionale è presente la grotta della Madonna, e la lunga e stretta spiaggia Marinella.